Giovani sardi e migranti insieme, nel segno del rispetto e dell’inclusione

Patrocinata dal Comune, si è svolta oggi a Cabras l’ultima tappa del progetto M.A.R.I. dell’Istituto Volta di Nuoro

Data :

17 maggio 2024

Giovani sardi e migranti insieme, nel segno del rispetto e dell’inclusione
Municipium

Descrizione

Questa mattina erano presenti a Cabras gli studenti e le studentesse dell’Istituto Alessandro Volta di Nuoro che, in collaborazione con l’Associazione Migrantes di Nuoro, hanno dato vita al progetto M.A.R.I. Migrazione – Accoglienza – Rispetto - Inclusione, vincitore del concorso Graziano Deiana, proposto dalla Regione alle scuole secondarie di secondo grado per la realizzazione di progetti che favoriscano percorsi di inclusione multiculturale di giovani con background migratorio residenti in Sardegna. L’incontro è stato patrocinato dal Comune di Cabras, con la partecipazione del CAS IGEA, il Centro di Accoglienza per Stranieri di Cabras.

A introdurre i lavori, dopo i saluti istituzionali del Sindaco Andrea Abis e del Prefetto Salvatore Angieri, che coordina il progetto di accoglienza della provincia di Oristano, è stato Fabio Manca, docente dell’Istituto Volta di Nuoro, con la presentazione dell’articolato progetto da parte di due studentesse. Un lavoro che si suddivide in più fasi, fatto di laboratori manuali, approfondimenti e confronti e che culmina nella fase finale che si è svolta oggi a Cabras, con l’incontro e la conoscenza degli ospiti del CAS.

M.A.R.I. diventa il trait d’union tra le nuove generazioni locali e gli ospiti del Centro di Accoglienza di Cabras, lo spunto per riflettere sul valore dell’ospitalità e sulle opportunità che scaturiscono da una buona integrazione, con l’obiettivo finale di “rendere il mondo un posto migliore”, come affermano le studentesse nuoresi.

A scaldare gli animi sono state le testimonianze dei migranti, alcune in italiano, altre in inglese, tradotte dai mediatori culturali del CAS. Storie di giovani uomini scappati dal proprio Paese per motivi politici.

Cisse, Sultan, Ali sono solo alcuni dei nomi dei ragazzi che arrivano da Pakistan, Guinea, Camerun, Bangladesh, Kashmir. I loro sono racconti di viaggi disperati, traversate con i barconi per raggiungere le coste italiane o chilometri macinati a piedi, anche dalla Bosnia fino all’Italia senza cibo, dove la neve sciolta diventava l’unico elemento sostitutivo dell’acqua. La volontà era quella di scappare da una realtà fatta di arresti, violenze, guerre, alla ricerca di una vita migliore. I sogni di questi ragazzi, spesso laureati, sono molto simili a quelli di tutti i giovani del mondo, che cercano un lavoro e sperano di poter guadagnare per auto sostentarsi.

Entusiasti e fieri della collaborazione i responsabili dell’associazione Migrantes, nata nel 2015 e promotrice del Sistema di Accoglienza Integrato, in collaborazione con la prefettura di Nuoro. L’associazione ha collaborato con l’Istituto Volta per la realizzazione del progetto: “In questo modo si lavora per creare una società migliore e accogliente, dove chiunque possa trovare casa, come immaginava Graziano Deiana”.

Fondamentale - come sottolineano dall’amministrazione comunale – il lavoro del CPIA 4, il Centro Provinciale di Istruzione per gli Adulti di Oristano, dove i migranti sono impegnati nello studio della lingua italiana. L’integrazione si muove anche attraverso la conoscenza della lingua, fare sistema tra le varie istituzioni è decisivo affinché siano garantite le opportunità culturali e sociali a tutti gli ospiti presenti nella comunità.

Presenti i familiari dell’ex sindaco di Mamoiada, Graziano Deiana, al quale è dedicato il concorso. A chiudere la mattinata ringraziando tutti i presenti è stata la moglie Irene Gungui, che ha ricevuto un omaggio floreale e l’applauso della platea.

La giornata è proseguita con una pausa conviviale e con la partita di cricket, nel pomeriggio, presso il campo sportivo di Cabras con la collaborazione dell’Atletico San Marco. Un momento durante il quale sono state spiegate le regole dello sport nazionale Pakistano e lo sport è diventato veicolo e strumento di unione tra i popoli.

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