Descrizione
L’installazione della linea di salvamento a mare a San Giovanni di Sinis è diventata realtà.
L’intervento, programmato durante un tavolo tecnico che si è svolto nel palazzo comunale lo scorso mese di luglio, è stato fortemente voluto dall’amministrazione guidata dal Sindaco Andrea Abis, in stretta collaborazione con l’Area Marina Protetta Penisola del Sinis e la Capitaneria di Porto di Oristano, a garanzia della tutela e della sicurezza del bagnante.
A seguire attivamente le operazioni di installazione della cime di salvataggio sono stati gli operatori dell’Area Marina Protetta, con il direttore Massimo Marras, la Capitaneria di Porto e le ditte Ocean sub e Tharros marittima, che in mattinata hanno trasportato i corpi morti per il fissaggio delle cime di salvataggio. È intervenuto anche un archeologo della Soprintendenza Beni culturali e Paesaggio dell’Area Metropolitana di Cagliari e Oristano, a garanzia della tutela archeologica nel posizionamento dei corpi morti. Durante la mattinata erano presenti il Sindaco Andrea Abis, il C.C. Piero Ibba, in qualità di Comandante in seconda della Capitaneria di Porto di Oristano, il campione di nuoto Corrado Sorrentino e Roberto Iacampo, presidente dell’associazione di volontariato Vincenzo Curtale.
La linea ha una lunghezza di circa cento metri ed è tenuta in posizione da tre blocchi di ancoraggio. Per fare in modo che la corda stia a galla sull’acqua è stata collegata a dieci piccole boe di segnalazione, di colore arancione come la fune, ben visibili al bagnante che dovesse avere necessità di un appiglio durante la balneazione.
Questa mattina si è proceduto con il fissaggio della prima linea nella spiaggia adiacente alla torre costiera. L’intervento proseguirà con il montaggio della seconda, previsto dalla parte opposta, sempre sul lungomare di San Giovanni. Si tratta in entrambi i casi di due zone nelle quali spesso si presenta il fenomeno denominato rip current, causato dalla corrente marina, che tende a portare il bagnante al largo.
La proposta di installare le due cime, che funzionano come vere e proprie linee di salvamento, era stata avanzata dall’atleta Corrado Sorrentino a seguito del salvataggio dello scorso giugno, che ha visto l’atleta soccorrere due bagnanti che si erano trovati in difficoltà a causa della corrente marina. Si tratta di un supporto al soccorso, fruibile anche in maniera autonoma e presente in acqua h24.
Soddisfatto il Sindaco Andrea Abis: “Da oggi abbiamo fatto un passo avanti per garantire la sicurezza in spiaggia. Il nostro litorale è noto per la sua bellezza, per la qualità delle acque cristalline, per la natura delle sabbie di quarzo, peculiarità che rendono Cabras una meta turistica ambita. Occorre però che sia ben chiaro quanto il mare possa diventare pericoloso e quanto sia fondamentale conoscerne le caratteristiche, imparare a mettere in atto i giusti comportamenti può salvare la vita” ha detto il primo cittadino.
“La sicurezza dei bagnanti è uno dei nostri obiettivi e ogni iniziativa finalizzata ad accrescere la tutela del bagnante non può che trovare il nostro pieno supporto” ha affermato il Capitano di Corvetta Piero Ibba.
“Credo che da oggi a San Giovanni di Sinis i bagnanti possano stare molto più sereni perché laddove dovessero riverificarsi i fenomeni di rip current, troveranno le due corsie salvavita, perfettamente posizionate nel punto centrale della corrente marina, alle quali potranno appigliarsi per evitare di essere trascinati al largo” ha detto Corrado Sorrentino.
Con l’avvio del nuovo anno scolastico l’intenzione dell’amministrazione, in collaborazione con l’Area Marina Protetta, è quella di lavorare nelle scuole anche attraverso un’azione di informazione preventiva sui rischi del mare, attività già praticata dall’associazione Vincenzo Curtale, come ha spiegato il presidente Roberto Iacampo: “Noi lavoriamo per diffondere la cultura del rispetto del mare, con la sensibilizzazione sulla prevenzione e sulla sicurezza. Realizziamo molti incontri nelle scuole di ogni ordine e grado per far conoscere ai ragazzi i pericoli che si possono incontrare in spiaggia e in mare. Quello odierno è un intervento importante per il litorale di San Giovanni, per prevenire nuovi gravi incidenti”.
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Ultimo aggiornamento: 2 agosto 2024, 14:44