L’area Marina del Sinis a Milazzo per un incontro tra le Aree Marine d’Italia

Al Castello di Milazzo dal 28 al 30 settembre si è parlato dello sviluppo di una pesca sostenibile e rispettosa delle caratteristiche territoriali, di gestione della pesca artigianale e della conservazione e tutela delle risorse ittiche e marine.

Data :

4 ottobre 2023

L’area Marina del Sinis a Milazzo per un incontro tra le Aree Marine d’Italia
Municipium

Descrizione

Un convegno aperto alla partecipazione di tutte le AMP italiane e delle marinerie di pesca artigianale chiamate a dare la propria testimonianza rispetto ai progetti messi in campo attraverso la misura Feamp 1.40, al quale ha partecipato anche l’Area Marina Protetta Penisola del Sinis Isola di Mal di Ventre con la Vicesindaca e Assessora alla Pesca Alessandra Pinna e il direttore dell’AMP Massimo Marras. Con loro, per il settore pesca, due giovani componenti delle cooperative Stella Maris e Mare aperto.

“Si è trattato di un confronto reciproco tra realtà che presentano caratteristiche differenti ma che lavorano con un unico obiettivo, quello di tutelare e mantenere intatta la biodiversità della riserva marina, garantendo al contempo il benessere socio-economico di chi opera quotidianamente in mare attraverso l’introduzione di misure e attuazione di percorsi di compensazione e conversione ad attività più sostenibili – ha affermato l’Assessora Alessandra Pinna -. Una sfida a tratti veramente complicata con la quale ci confrontiamo ormai da parecchi anni e che inizia a dare  i suoi frutti grazie alla proposta di piano di cogestione della pesca artigianale che la nostra Area Marina ha di recente proposto al Ministero dell’Ambiente e che ha visto il coinvolgimento attivo degli operatori non solo nella predisposizione del piano stesso ma anche nell’attuazione delle prime misure grazie al programma Feamp”.

Nell’ambito del convegno è stato infatti presentato il progetto predisposto dall’Area Marina Protetta Penisola del Sinis Isola di Mal di Ventre attraverso la misura 1.40, con la quale sono state finanziate attività di raccolta dati e analisi sulla pesca professionale eseguita dai ricercatori dall’Università di Cagliari e coordinata dal professor Andrea Sabatini, del Dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente, che ha visto l’adesione di circa cinquanta operatori. Ulteriori attività hanno interessato anche l’analisi sulla presenza di cetacei e l’interazione con le attività di pesca che si è svolta a bordo di dieci imbarcazioni. Non sono mancate le giornate di formazione per gli operatori della pesca sulla normativa dell’Amp, con approfondimenti di biologia della pesca, igiene degli alimenti e HACCP, che ha visto quarantasei adesioni. Infine, la predisposizione di un monitoraggio statistico a campione attraverso il rilevamento della posizione al quale hanno avuto accesso dieci imbarcazioni su ventitre manifestazioni di interesse, ed la previsione di un rimborso per lavori di ristazzatura delle unità da pesca di lunghezza maggiore ai 12 metri.

Il convegno nasceva con l’obiettivo di facilitare lo scambio delle buone prassi sviluppate e sperimentate all’interno delle AMP e delle marinerie locali, l’individuazione delle criticità che accomunano le stesse e migliorare l’interlocuzione e il flusso di una corretta informazione con le istituzioni non solo locali ma regionali e nazionali, nell’intento di mettere su carta le linee guida da seguire per la nuova e ormai in corso programmazione FEAMPA 2021-27.

Le AMP presenti oltre quella del Sinis erano quelle delle Isole Ciclopi, Regno di Nettuno, Punta Campanella, Parco Sommerso di Gaiola, la Rete Ligure delle AMP (Portofino, Parco delle 5Terre e Isola di Bergeggi), Isola di Ustica, Isole Pelagie, Isole di Santo Stefano e Ventotene, Santa Maria di Castellabate, Grotta degli Infreschi, oltre agli enti di ricerca e l’associazione WWF Italia.

Oltre alle AMP italiane hanno preso parte diverse Istituzioni nazionali afferenti ai ministeri dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

“Siamo orgogliosi che le misure predisposte per la nostra Area Marina siano state apprezzate anche dalle istituzioni presenti. Riteniamo che il confronto sia stato utile per sottolineare l’importanza di un programmazione mirata e celere, al fine di poter adoperare in maniera efficace e a beneficio del mondo della pesca le risorse stanziate e consentire alla riserva marina di portare avanti i progetti che con grande sforzo stiamo mettendo in pratica” ha sottolineato il direttore dell’AMP Massimo Marras.

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