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Si è tenuto questa mattina a Cabras il secondo incontro con i pescatori locali, voluto dall’amministrazione guidata dal Sindaco Andrea Abis, per affrontare il blocco degli indennizzi per le esercitazioni a mare, che coinvolge gli operatori del comparto pesca.Erano presenti all’incontro, tenuto dal Sindaco Abis e dall’Assessora alla Pesca Alessandra Pinna, tutti i presidenti delle cooperative che operano nell’area di Capo Frasca e che, periodicamente, devono mettere in pausa la loro attività a causa dell’attivazione del poligono. “In questi giorni ci troviamo a dover affrontare una situazione paradossale: mentre lo Stato è preciso nel bloccare la pesca nell’area dei poligoni per via delle esercitazioni militari, non è altrettanto attento nel rispettare i patti pagando gli indennizzi agli operatori per il fermo pesca – afferma il Sindaco Andrea Abis -. Poco importa che le somme destinate alle nostre ditte siano state pignorate nelle scorse settimane dai creditori del Ministero della Difesa su ordine del giudice, il risultato finale è quello che una entrata che avrebbe dovuto essere certa in questo fine anno rischia di non esserlo più e di essere rimandata a chissà quale periodo dell’anno prossimo. Solo per quanto ci riguarda più di un milione e mezzo di euro non entrerà nelle tasche delle famiglie cabraresi. Occorre che Governo e Ministero diano risposte immediate”Al fine di risolvere la situazione nel più breve tempo possibile l’Assessora alla Pesca Alessandra Pinna ha intavolato un dialogo con il Ministero e la Regione, informando anche il Prefetto sul blocco degli indennizzi a causa del pignoramento delle somme ministeriali da parte della Banca d’Italia.
“Stiamo agendo dal primo momento per sollecitare una celere risoluzione del problema, che nella nostra marineria, una delle più grandi della Sardegna, coinvolge circa 220 persone e quindi famiglie che si trovano costrette ad affrontare condizioni socio-economiche non facili: l’attuale blocco dei pagamenti, se protratto nei mesi, potrebbe assumere importanti conseguenze nella loro vita in termini di forte disagio. Intendiamo coordinarci con tutte le altre marinerie e le associazioni di categoria affinché in maniera unitaria si lavori per trovare una risposta ai diritti dei lavoratori coinvolti” ha affermato l’Assessora Pinna.
“Dopo un primo incontro con gli amministratori attendevamo questa riunione con la speranza che la situazione avesse trovato una via d’uscita invece, al momento attuale, l’erogazione dei nostri indennizzi risulta ancora bloccata. Abbiamo quindi deciso di organizzare una manifestazione a Cagliari alla quale intendiamo coinvolgere tutte le cooperative della Sardegna. Se dovesse poi essere necessario siamo pronti a metterci in contatto con le associazioni nazionali per un blocco di tutti i poligoni della Sardegna e della penisola. Si tratta di un problema che coinvolge non solo le famiglie ma le stesse cooperative, che devono fare i conti con la rendicontazione e l’ammanco degli indennizzi dal bilancio” ha affermato preoccupato Siro Massa, presidente della cooperativa Santa Rita.
Dello stesso avviso Gianluca Atzori, presidente della cooperativa Lo squalo: “Ci aspettiamo che il Ministero della difesa onori l’accordo economico con i pescatori sardi, i quali devono fare i conti con la presenza di poligoni militari. Chiediamo che, come promesso, ci vengano corrisposti entro il 2023 gli indennizzi militari per mancato reddito dell’annualità 2022. Ci preoccupa che i denari da versare sui nostri conti siano bloccati. Siamo a un passo da un momento di agitazione generale di tutta la marineria per portare a conoscenza di tutta la popolazione questa ingiustizia sociale, perché abbiamo ottenuto il diritto di essere risarciti e siamo pronti a lottare in piazza perché questo diritto venga rispettato”.
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Ultimo aggiornamento: 11 dicembre 2023, 17:13